domenica 15 aprile 2012

CAPAREZZA Eretico Tour - Villafranca di Verona


VILLAFRANCA. Successo del concerto di Caparezza che regala il meglio di sé al PalaCover

Articolo de L'Arena di Verona del 15-04-2012 di Giuliano Brusati 

Oltre due ore di show totale, con brani cantati con il pubblico, effetti luce e video, costumi, cambi di scena e scenette. E soprattutto ironia. 

Duemila corpi che ballano, sudano e ridono insieme, sotto lo sguardo di brace di un rapper/declamatore al massimo della sua potenza affabulatoria. Sarà difficile superarsi, per Caparezza, e aumentare il livello delle sue performance. È stato infatti un vero successo, con oltre duemila biglietti venduti, il concerto dell´artista pugliese, l´altra sera al PalaCover di Villafranca. A proposito: lo spostamento della data dal Palasport cittadino in provincia non ha creato alcun disagio, visto che il promoter Eventi ha messo a disposizione, per chi non avesse saputo del cambio di location, due pullman dalla zona Stadio fino a Villafranca. E il «Capa» ha fatto il resto: oltre due ore di show totale, con effetti luce e video, costumi, cambi di scena, scenette e tanta, tanta musica.
Meno tecnico di Elio e le Storie Tese ma meno noioso, più profondo e tuttavia più leggero di molti altri rapper, e infine più entusiasmante e ironico di tanti cantautori: si potrebbe dire che lo spettacolo di «Testariccia» è il più divertente, oggi, in Italia. Forse i tempi comici degli intermezzi non sono ancora limati alla perfezione e certi testi delle parti recitate non reggono il confronto con quelli delle canzoni; ma siamo di fronte a uno show che, seppure in continuo saliscendi, non cala mai di ritmo.
C´è da dire poi che, con cinque album strapieni di canzoni folgoranti, il «Capa», nel redigere la scaletta di un concerto ha solo l´imbarazzo della scelta (e crediamo che un suo «greatest hits», a questo punto della carriera, potrebbe starci e con ottimi risultati di classifica...).
La successione dei brani al PalaCover è in effetti una specie de «Il meglio di...», non è un caso che il boato che accompagna i brani cresca di canzone in canzone.
A guardare i volti sorridenti dei ragazzi sotto il palco ma soprattutto ammirando stupiti le decine e decine di famiglie con bambini al seguito, felici di saltare e ballare sui ritmi del «Capa», viene proprio da dire che il rapper ricciuto ha quello che si merita. Solo un esempio dell´ironia che contraddistingue i brani e i ragazzi che, davanti al palco, li cantano a memoria: prima del suo Inno verdano, profetico nei confronti delle ultime vicende della Lega Nord e della famiglia Bossi («Marcerem verso Roma ladrona perché chi va a Roma prende la poltrona»), alcuni tra il pubblico aprono uno striscione con la scritta: «L´unico padano buono è il grana». E chi non salta, è verde. Di rabbia.
Ma Caparezza non è solo attento alle vicende politiche, nel senso dei partiti: è più un rapper sociale, attento alla realtà che lo circonda, vista attraverso le lenti dell´ironia e di un voglia di giocare con le parole per sovvertire i luoghi comuni. E allora via, tutti a ballare su canzoni che parlano di operai veri eroi del nostro tempo, dell´acqua che è una risorsa di tutti, dell´ambiente che è vero bene comune, delle leggi ad personam che spalancheranno una strada pericolosa per un premier futuro... e se non siete d´accordo, va bene lo stesso.
Come dice il «Capa», «io non voglio andare d´accordo; voglio andare, d´accordo?».

Nessun commento: