venerdì 30 aprile 2010

Cà del Bue cambierà?

La telenovela veronese del termovalorizzatore-inceneritore Cà del Bue,una telenovela di tangenti, di sperpero di denaro, di ambiguità, la quale se non avrà un netto cambiamento di rotta come finale, ottenibile con l'attuazione di sistemi alternativi, porrà a serio rischio la salute dei nostri concittadini. Qui sotto il comunicato dell'associazione Verona Reattiva.

VOGLIAMO  UN  VERO  CAMBIAMENTO
Ormai è noto che la nostra attenzione è focalizzata su quella che costituisce la più grave minaccia che incombe sulla nostra salute e sulle nostre tasche e cioè la programmata attivazione ell’impianto di incenerimento di Ca’ del Bue.
Riteniamo un dovere morale dei decisori il rispondere alle domande dei cittadini e siamo scandalizzati di fronte alla sistematica negazione di questo confronto ed al fatto che nessuno ci ha mai dato una motivazione della stessa: siamo forse noi veronesi dei cittadini che devono solo tacere ed abbassare la testa?
Visto che si è da poco insediata la nuova Giunta Regionale con un nuovo Presidente ed un nuovo Assessore Regionale all’Ecologia, c’e’ anche un nuovo Assessore Provinciale all’Ecologia a questo punto invitiamo nuovamente gli amministratori che hanno competenza sulla gestione dell’impianto di Ca’ del Bue ad un confronto pubblico sulla tematica dell’incenerimento nel quale le rispettive posizioni siano sostenute non arbitrariamente ma esibendo pubblicazioni di settore sottoposte al criterio della selezione paritaria (come dovrebbe peraltro avvenire normalmente per tutte le tematiche con afferenza tecnico/scientifica).
Se veramente vogliono dimostrare che esiste un cambiamento rispetto al passato comincino con il confrontarsi anche con chi si occupa di argomenti scomodi per chi sta dentro il “palazzo”.
I cittadini hanno il diritto di essere adeguatamente informati su ognuna delle decisioni prese dai nostri amministratori, hanno il diritto di essere ascoltati ed hanno il diritto di essere a conoscenza di chi potrà essere responsabile di talune scelte e decisioni.
Continuando con questa richiesta di trasparenza, lanciamo una sfida a AGSM.
Se veramente i dirigenti di questa azienda sono così sicuri che l’inceneritore non causi nessuna conseguenza sulla popolazione impongano (all’ eventuale) vincitore del bando per la costruzione dei due nuovi forni a griglia di stipulare una polizza assicurativa contro i rischi dovuti alle emissioni dell’ impianto (diossine, ossidi, nanoparticelle ecc.). Se riusciranno a trovare una compagnia di assicurazione disposta a ciò i cittadini avrebbero almeno la consolazione di poter sperare in un risarcimento quando poi cominceranno a manifestarsi le patologie (che secondo studi scientifici nazionali ed internazionali) colpiscono chi abita nel raggio di vari chilometri rispetto all’ inceneritore.
 
 
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